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Federmeccanica rileva la 131-esima indagine congiunturale trimestrale sull’ industria metalmeccanica

L’attività produttiva del settore metalmeccanico, dopo la fase recessiva protrattasi fino alla primavera del 2013, si conferma ancora debole e non si intravedono, a breve, segnali di un superamento della stagnazione che, in una alternanza di andamenti di segno opposto, sta caratterizzando il settore da circa 18 mesi.

Con specifico riferimento al secondo trimestre dell’anno in corso, i volumi di produzione sono diminuiti dell’1,6% rispetto al primo trimestre e dell’1,9% nel confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente e si confermano sugli stessi livelli di inizio 2013.

La contrazione osservata per il nostro paese è risultata comune a tutti i principali paesi dell’area UE. Rispetto al primo trimestre la produzione è diminuita infatti, dello 0,9% in Germania, dell’1,6% in Francia mentre è rimasta stabile in Spagna.

Sull’evoluzione congiunturale dell’industria metalmeccanica continuano a pesare negativamente la sostanziale stagnazione della domanda interna per beni di consumo e la costante contrazione di quella per beni d’investimento, mentre la domanda estera rivolta alle imprese metalmeccaniche, benché positiva, stenta ad assumere maggior consistenza anche a causa degli sconvolgimenti in atto nel vicino Medio Oriente e delle tensioni in corso tra Unione Europea e Russia.

Nei primi cinque mesi dell’anno le esportazioni metalmeccaniche sono cresciute mediamente dell’1,7%. Il calo osservato verso l’area extracomunitaria, pari al 2,2%, è stato compensato da una crescita del 5,3% verso i paesi dell’area UE. Hanno inciso negativamente le contrazioni registrate con l’India (-17,0%) e la Russia (-7,8%) mentre è proseguita la forte espansione verso il mercato statunitense (+9,5%).

Nello stesso periodo le importazioni sono cresciute dello 0,8% mentre il saldo ha evidenziato un attivo pari a circa 26 miliardi di euro.

Con riferimento all’utilizzo del fattore lavoro, nei primi sei mesi dell’anno le ore di Cassa Integrazione Guadagni, autorizzate per gli addetti del settore metalmeccanico, sono state pari a circa 216 milioni pari ad oltre 230 lavoratori non utilizzati nei processi produttivi. E’ proseguito il calo, anche se più contenuto rispetto al recente passato, degli organici nelle imprese metalmeccaniche con oltre 500 addetti e, sulla base delle indicazioni che emergono dall’indagine congiunturale, il ridimensionamento dovrebbe proseguire anche nel corso dei prossimi sei mesi.

Occorre inoltre segnalare cha a fronte di una sostanziale stagnazione della dinamica dei prezzi al consumo le retribuzioni contrattuale dei lavoratori metalmeccanici sono cresciute del 2,8% nei primi sei mesi dell’anno mentre le retribuzioni di fatto nelle imprese con oltre 500 addetti sono aumentate dell’1,2%.

L’Indagine completa è disponibile sul sito www.federmeccanica.it

Fonte: Federmeccanica

 The production of the metal sector, after the recession lasted until the spring of 2013, it is confirmed still weak and do not come through, briefly, signs of trying to overcome the stagnation that, in alternating opposite trends, is featuring the sector for about 18 months.

With specific reference to the second quarter of this year, the production volumes decreased by 1.6% over the first quarter and by 1.9% in comparison with the same period of last year and confirmed on the same levels of early 2013.

The contraction observed for our country was common to all the major countries of the EU. Compared to the first quarter, production decreased in fact, 0,9% in Germany, 1,6% in France while it remained stable in Spain.

On the economic development of the mechanical engineering industry the negatively stagnation in domestic demand for consumer goods and the continued contraction of capital goods continue to weigh, while foreign demand addressed to the metal engineering companies, although positive, is struggling to take on greater consistency also because of the upheavals taking place in the near Middle East and the ongoing tensions between the EU and Russia.

In the first five months of the year the metal engineering exports grew by an average of 1,7%. The decline observed towards the area outside the EU, 2,2%, was offset by an increase of 5,3% to the countries of the EU. Detracted contractions recorded with India (-17,0%) and Russia (-7,8%) while it continued the strong expansion in the US market (+9,5%).

In the same period imports grew by 0,8% while the balance showed a surplus of about 26 billion euros.

With reference to the use of labor, in the first six months of the hours of redundancy fund, authorized for employees in the metal sector, amounted to about 216 millions, equivalent to more than 230 workers are not used in production processes. It continued to fall, although more moderate that in the recent past, the workforce in metal companies with over 500 employees and, based on the indications emerging from the economic situation, the downsizing is likely to continue over the next six moths.

It should also be noted that compared to a stagnation of the dynamics of consumer prices contractual wages of metalworkers were up 2,8% in the first six months of the year while actual wages in companies with more than 500 employees have increased of 1,2%.

The complete survey is at disposition on website: www.federmeccanica.it

Source: Federmeccanica