I saldatori sono in cassaintegraizone nella ditta X, ma in realtà lavorano, e con lo stesso stipendio di prima, nella ditta Y. E’ questa pratica, che sarebbe andata avanti per tre mesi in due ditte di Lonate Ceppino, nel 2010, che ha sollevato i sospetti dell’ispettorato del lavoro. Gli 007 dell’ispettorato hanno effettuato una serie di controlli e hanno denunciato 10 persone per una truffa ai danni delle casse statali. Ieri, davanti al gup di Varese, i 10 indagati sono stati rinviati a giudizio, e il processo inizierà il 4 novembre.
In pratica 8 dipendenti e 2 datori di lavoro sono accusati di aver percepito il denaro dall’Inps per la cassa integrazione ordinaria, ma di essersi messi d’accordo per lavorare alle dipendenze di una seconda ditta. Secondo la procura di Varese erano tutti d’accordo. Cioè il primo imprenditore intascava i soldi dall’Inps, mentre il secondo imprenditore beneficiava dei lavori.

«I lavoratori non dovrebbero rispondere del reato di truffa – osserva tuttavia l’avvocato difensore Maurizio Dimanico – si tratta di saldatori romeni, spesso in trasferta, a cui venivano dati degli ordini che dovevano eseguire. Ma soprattutto, l’assegno che hanno percepito era identico a quello che avrebbero percepito con la cassa integrazione, nelle loro tasche non è entrato un euro in più rispetto a quello che ritenevano essere il loro stipendio, non c’è stato alcun ingiusto profitto».

Fonte: http://www.varesenews.it/

The welders are laid off in the company X, but they actually work, with the same wage, in the company Y. This is a practice, that was carried out for three months in two companies of Lonate Ceppino, in 2010, that has lifted suspects of the labor inspectorate. The 007 of the inspectorate have performed a series of controls and they have denounced 10 people for a fraud against the state coffers. Yesterday, in the tribunal of Varese, the 10 investigated have been committed for trial, and the process will be the 4th of November.
Piratically 8 employees and 2 employers are accused to have perceived money form Inps for the ordinary lay off, but they have agreed to work in a second company. According to the attorney of Varese they had a deal. The first entrepreneur collected the money from Inps, while the second entrepreneur benefited of the works.

The workers shouldn’t respond of the crime of fraud – Maurizio Dimanico defensor lawyer observes – they are Romanian welders, often away, that had to take the orders to carry out. But above all, the paycheck that they have perceived was identical to what they have been perceived with the lay off, in their pockets didn’t enter any extra euro in respect of what they already know was their salary, there hasn’t been any illegal profit”.

Source: http://www.varesenews.it/